La storia del Taekwondo
Il Taekwondo non è solamente un metodo di autodifesa basato sull'uso di pugni e calci, ma anche implica uno stile di vita che ha come base la conoscenza di se stessi.
Il nome Taekwondo deriva da:
- Tae = calciare in volo
- Kwo = pugno
- Do = arte, ma intesa come via della vita
I primi documenti sul Taekwondo risalgono al 50 a.c. durante il Periodo dei Tre Regni (dal I secolo a.C. al VII secolo d.C.), quando i regni di Silla, Koguryo e Paekche si contendevano il dominio sulla penisola.
Le tecniche del Taekwondo
L'approccio al Taekwondo è diretto e semplice, la sua vera forza deriva dalla sua apparente semplicità. I suoi movimenti riflettono il moto dell'onda del mare, sono fluidi, senza bruschi arresti, si coniugano in un' armonia di tecniche che nascono l'una dalla fine dell'altra.
Le tecniche fisiche del Taekwon-Do si basano sui principi della scienza moderna e in particolare della fisica newtoniana la quale insegna a generare il massimo della potenza. Il Generale Choi ha creato un'ampia varietà di tecniche che possono essere utilizzate in qualsiasi situazione e che si basano sui seguenti principi:
- Ogni movimento ha come obiettivo il produrre la massima potenza in accordo alle formule scientifiche e al principio dell'energia cinetica.
- I principi che risiedono dietro le tecniche devono essere così chiari in modo che anche chi non conosce il Taekwon-Do sia capace di distinguere un movimento corretto da uno sbagliato.
- Bisogna considerare specialmente la promozione della salute e la prevenzione delle lesioni.
- Ogni movimento deve essere armonioso e ritmico in modo che il Taekwon-Do sia esteticamente bello.